Cos’è la biopsia cutanea?

La biopsia cutanea consiste nel prelievo di una porzione di pelle con un piccolo intervento chirurgico al fine di ottenere materiale per  l’esame istologico.

Biopsia cutanea: A cosa serve?

Rispetto ad altre campi della medicina in cui la biopsia viene associata al rischio di tumori, in dermatologia la richiesta di biopsia può essere fatta semplicemente perché la diagnosi clinica non è chiara. Il referto istologico è un dato indispensabile per:

  • confermare un’ipotesi in caso di diagnosi clinica dubbia
  • documentare la natura di una lesione cutanea asportata chirurgicamente
  • definire i bordi liberi, cioè non interessati da neoplasia, in chirurgia oncologica (epiteliomi, melanomi ed altri tumori cutanei)

La biopsia può asportare solo una parte di lesione (b. incisionale) o l’intera lesione (b. escissionale). La biopsia incisionale è solo diagnostica ed è indicata per patologie dermatologiche di difficile diagnosi. Inoltre può essere richiesta anche in caso di lesioni cutanee tumorali particolarmente  estese (>2 cm) o localizzate al volto. In questo caso, dopo aver esaminato il referto istologico si potrà scegliere tra un trattamento chirurgico che consiste in un’asportazione più ampia o un trattamento non chirurgico (farmaci locali, LASER, terapia fotodinamica etc etc).
La biopsia escissionale è sia diagnostica che terapeutica e permette in un tempo solo di asportare chirurgicamente l’intera lesione. Viene riservata ai nei ed ai tumori cutanei di ridotte dimensioni.

Chi deve fare la biopsia?

La biopsia cutanea dovrebbe essere eseguita sempre dal dermatologo in quanto è l’unico specialista che sa “leggere le pelle” ed individuare il punto giusto dove fare il prelievo.

E’ anche importante che il referto sia eseguito da uno specialista dermatopatologo che conosca la patologia dermatologica ed abbia esperienza specifica sulla pelle.

Cosa succede durante la biopsia?

Prima di eseguire il prelievo di tessuto cutaneo o mucoso si pratica un’anestesia locale o regionale che elimina la sensibilità dolorifica. L’iniezione generalmente è poco dolorosa e solo in alcune sedi corporee o nei bambini si può utilizzare una crema anestetica prima dell’iniezione.
Il prelievo consiste nell’asportazione a bisturi di una piccola porzione di cute / mucosa , di regola inferiore ad 1 cm di diametro. La ferita viene chiusa con pochi punti di sutura o si lascia guarire spontaneamente con opportune medicazioni.
L’ intervento viene eseguito ambulatorialmente e dura pochi minuti in base al numero o alla sede di prelievo. La guarigione avviene in alcune settimane e generalmente non restano cicatrici o segni inestetici.

Cosa succede dopo?

Dopo la biopsia il paziente viene tenuto in osservazione per pochi minuti e poi dimesso.
Nei giorni seguenti si consiglia di non bagnare la ferita e di non forzare la zona interessata per evitare che si stacchino i punti. Le complicanze sono rare e mai gravi (infezione cutanea, sanguinamento minimo, dolore locale) e generalmente insorgono quando non vengono seguite le precauzioni consigliate. I punti vengono rimossi dopo 1-2 settimane o si possono staccare da soli.