Il dermatologo risponde: domande al dermatologo

A cosa serve il controllo dei nei?

I nei sono lesioni benigne frequenti soprattutto nelle persone di pelle chiara che danno informazioni importanti sul rischio di melanoma, il più pericoloso tumore cutaneo.

Un buon dermatologo consiglia a tutti di effettuare almeno un controllo nei nella vita. In particolare le persone a rischio (pelle chiara, occhi azzurri/verdi, familiarità per melanoma, persone con più di 20 nei) dovrebbero ripeterlo periodicamente dai 20 ai 60 anni.

Il controllo dei nei serve per stimare il rischio di melanoma e per diagnosticare un eventuale melanoma che, in fase iniziale, può essere scambiato per un neo. Se il melanoma viene asportato in questa fase la semplice asportazione chirurgica è sufficiente per evitare la comparsa delle metastasi.

Cosa posso fare per prevenire i tumori cutanei?

La prevenzione dei tumori cutanei si basa sulla valutazione del rischio da parte di un buon dermatologo, sulla protezione solare e sulle visite periodiche.

La visita dermatologica serve proprio per quantificare il rischio individuale in base al tipo di pelle, all’esposizione solare avuta nella vita, alle eventuali scottature ed in ultimo all’età.

La protezione solare si basa sulla riduzione dell’esposizione solare e sull’uso corretto di creme protettive ed è indicata per le persone che si scottano facilmente. Le visite successive sono riservate alle persone a maggior rischio e servono ad identificare un eventuale tumore in fase iniziale prima che si ingrandisca o provochi metastasi.

Chi è a rischio per infezioni sessualmente trasmissibili (IST)?

Chiunque abbia rapporti sessuali è potenzialmente a rischio di contrarre una IST ma il rischio aumenta se si hanno rapporti senza preservativo con nuove persone.

Ma anche avere rapporti con una sola persona può essere rischioso soprattutto se si tratta di persone sconosciute o appena conosciute, incontrate via internet o durante viaggi di lavoro/vacanza oppure con persone che hanno rapporti anche con altre/i, che rifiutano il preservativo o che hanno rapporti sotto l’effetto di alcool e/o droghe.

Nel caso si abbia avuto un rischio è bene interrompere i rapporti finché non si siano eseguiti gli esami per le più comuni infezioni (HIV, sifilide, chlamyida e gonorrea).

I condilomi genitali possono diventare tumori?

I condilomi genitali e/o anali sono verruche localizzate nella parte esterna dei genitali o dell’ano provocate da alcuni ceppi di virus HPV a comportamento benigno.

Questo significa che i virus che causano i condilomi non sono in grado di provocare tumori della regione ano-genitale. Esistono invece altri ceppi di virus HPV, definiti oncogeni, che possono provocare il tumore del collo dell’utero in tutte le donne o della regione ano-rettale in uomini e donne affetti da infezione da HIV.

Pertanto avere i condilomi non aumenta il rischio di sviluppare un tumore maligno della regione ano-genitale.

Cosa si può trattare con il laser CO2?

Il laser CO2 è uno strumento molto duttile che unisce efficacia e sicurezza nonché tempi di guarigione rapidi. Rispetto ad altri trattamenti (crioterapia, curettage, diatermocoagulazione, exeresi chirurgica) che io comunque utilizzo, il vantaggio del laser consiste nella possibilità di eseguire l’intervento senza anestesia, di trattare lesioni multiple in tempi rapidi e nel rispettare la pelle sana circostante la lesione trattata.

Le patologie che beneficiano maggiormente di un trattamento con laser CO2 sono:

  • cheratosi seborroiche
  • cheratosi attiniche
  • nevi di Miescher del volto
  • epiteliomi basocellulari superficiali
  • verruche virali di mani e piedi
  • condilomi genitali e anali